E’ nato in Piemonte il coordinamento corilicolo

E’ nato in Piemonte il coordinamento corilicolo: in rete tutte le azioni contro la cimice e bollettini settimanali.

Negli anni passati la cimice ha rappresentato uno dei maggiori problemi per la corilicoltura, ma più in generale per l’agricoltura piemontese. Serve dunque un’azione forte e coordinata per cercare di contrastare in modo mirato questa problematica.

Nasce da queste premesse il coordinamento corilicolo, guidato da Agrion, che ha come obiettivo la condivisione e messa in atto delle linee tecniche di difesa del nocciolo realizzate dai diversi soggetti operanti sul territorio regionale. Questo coordinamento – che riunisce al tavolo tutti i soggetti tecnici che operano sul territorio regionale per la difesa del nocciolo appartenenti alle organizzazioni dei produttori e dei sindacati – è già stato avviato in questi giorni. Si terrà poi una riunione operativa, con frequenza settimanale, per tutto il periodo estivo.

Obiettivo comune è dunque la difesa dalla cimice asiatica ( Halyomorpha halys), un insetto importato involontariamente in Italia e nel resto d’Europa dopo il 2010 dai paesi asiatici.
Tra le prime azioni concrete: si è costruita una rete di monitoraggio regionale mediante l’ausilio di oltre 300 trappole posizionate capillarmente a livello territoriale ed altrettanti punti di controllo costante, mediante tecniche attive, come lo scuotimento delle piante ( frappage ). In questo modo è possibile avere costantemente sotto controllo la situazione relativa agli spostamenti della cimice così da poter prevedere il suo passaggio dai ricoveri invernali alle colture agrarie prima che possa arrecare dei danni. “Questo tavolo di coordinamento è fondamentale per avere una linea comune e condivisa di contrasto alla cimice – spiega Giacomo Ballari, presidente di Agrion -. Il nostro compito sarà, oltre a stabilire le linee guida da adottare, quello di mettere a disposizione, attraverso l’emissione di bollettini giornalieri/settimanali per tutti gli operatori del settore, i dati ottenuti dalle sperimentazioni e monitoraggi sulla presenza della cimice, al fine di rendere migliorativi ed efficaci i diversi interventi di difesa nei confronti di tale fitofago. Sarà un grande lavoro di squadra, con l’obiettivo di contrastare la cimice in modo efficace e sostenibile”.

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