Stati Generali della Frutticoltura in Piemonte: innovazione, dialogo e strategia per costruire il futuro del comparto

Manta, 28 ottobre 2025 – Grande partecipazione agli Stati Generali della Frutticoltura piemontese, l’evento organizzato da Fondazione Agrion ed Edagricole – Tecniche Nuove, che ha riunito nei giorni scorsi presso il Centro sperimentale di Manta oltre 200 partecipanti tra rappresentanti della ricerca, delle istituzioni e aziende agricole per discutere di criticità e prospettive di uno dei settori più strategici per l’agricoltura regionale.

A dare il via alla giornata è stata l’inaugurazione del Digi Open Lab che sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane e sancito con la firma del manifesto di intenti siglato dai quattro poli universitari piemontesi (Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Fondazione Agrion e Regione Piemonte: il progetto ha l’obiettivo di creare sul territorio uno spazio aperto, dinamico e collaborativo dove ricercatori, imprese e agricoltori possano sviluppare soluzio­ni innovative, con le più avanzate tecnologie applicate in campo, capaci di rispondere alle sfide globali che oggi minacciano il futuro del settore agroalimentare.

Cambiamenti climatici, scarsità d’acqua, nuove malattie, suoli impoveriti, incostanza produttiva, manodopera difficile da reperire, aumento dei costi di produzione: il contesto attuale richiede infatti un cambio di paradigma.

Produrre frutta è diventato sempre più complesso e proprio per questo oggi è fondamentale fare rete e lavorare in sinergia per trasferire soluzioni pratiche e innovative alle aziende agricole e dare nuovo slancio al comparto ortofrutticolo piemontese, che copre 52.914 ettari, equivalenti a un quinto della superficie agricola coltivata nella Regione. Noi di Fondazione Agrion, attraverso la ricerca applicata, vogliamo offrire strumenti concreti al fine di sostenere le imprese, sempre più in difficoltà a causa degli stress abiotici e climatici” – dichiara Giacomo Ballari, presidente di Fondazione Agrion.

Al centro della giornata anche un aggiornamento della Carta della Frutticoltura, ripresa e approfondita nel corso dei lavori: il documento, nato lo scorso anno dal confronto con le Organizzazioni agricole e le Organizzazioni dei Produttori, evidenzia le principali criticità che minacciano lo sviluppo dell’intera filiera frutticola e fornisce spunti per implementare le strategie future.

L’Assessore al Commercio, Agricoltura e cibo, Turismo, Sport e post-olimpico, Caccia e pesca, Parchi, Paolo Bongioanni il quale ha dichiarato: “Agrion si candida a diventare il principale Polo piemontese dell’innovazione e della ricerca nel comparto agroalimentare, offrendo un contributo significativo allo sviluppo e alla competitività del settore. Con il Digi Open Lab presentato oggi si parte con l’azione in ambito frutticolo, ma Agrion è già al lavoro anche in quello vitivinicolo, con il suo centro sperimentale a Carpeneto (Al). Nel corso del 2026, inoltre, verrà aperta una nuova sede a Vercelli dedicata a ricerca e promozione della filiera risicola piemontese, la prima d’Italia e d’Europa. Infine, sempre il prossimo anno, obiettivo della Regione Piemonte sarà quello di istituire presso Agrion un vero e proprio Osservatorio in ambito agroalimentare, che si occuperà di analizzare l’andamento e l’evoluzione dei mercati con l’obiettivo di realizzare un’analisi strategica a supporto delle attività di promozione dei prodotti agroalimentari piemontesi”.

Numerosi sono stati gli interventi da parte delle istituzioni e di esperti di rilievo che hanno avuto modo di confrontarsi durante la seconda parte del pomeriggio, insieme a ricercatori e professori specializzati nel settore, tra questi: Angelo Frascarelli docente di Economia e Politica agraria dell’Università di Perugia che ha parlato di come sta cambiando la PAC e quali sono le prospettive per la frutticoltura,  Luca Nari,  responsabile dell’area tecnica presso il centro di Fondazione Agrion che ha inquadrato la superficie frutticola del Piemonte nel contesto europeo e italiano e messo in evidenza le principali criticità del settore.

A dare il proprio contributo è stato anche Bruno Mezzetti, professore del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche che ha invece parlato di miglioramento varietale per una frutticoltura resiliente ed infine Andrea Berti di Asnacodi che ha invece parlato della gestione del rischio ed infine Laura Stocchi del CSO Italy che ha invece offerto un quadro della situazione del mercato e dei consumi dell’ortofrutta.

A seguire, ampio spazio al tavolo di confronto con la filiera, che ha coinvolto protagonisti dell’imprenditoria e della distribuzione ortofrutticola, tra cui Marco Rivoira del gruppo Rivoira, Domenico Sacchetto Presidente di AOP Piemonte, Roberto Morello, Confcooperative FedagriPesca Piemonte, Fabrizio Galliati Presidente di CAAT Torino e Domenico Paschetta presidente Ortofruit e fondatore di Orbita SB.

A concludere la giornata, è stato infine il direttore all’assessorato Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Paolo Balocco che ha evidenziato il valore dell’incontro e dei proficui scambi avvenuti.

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