Protezione, ricerca e innovazione: Agrion sostiene e firma la Missione “A Soil Deal for Europe”

Bra, 22 settembre 2025 – Fondazione Agrion  firma con orgoglio la missione “A Soil Deal for Europe” riconoscendo l’importanza di salvaguardare il suolo.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico e le pratiche agricole intensive mettono sotto pressione il patrimonio naturale europeo, il suolo emerge come protagonista essenziale per la nostra sopravvivenza: produce il 95% del nostro cibo, ospita il 25% della biodiversità e, nonostante questo, oltre il 60% dei suoli nell’UE versa in condizioni insalubri a causa di pratiche di gestione non sostenibili, inquinamento o impermeabilizzazione, mentre il cambiamento climatico continua ad accelerarne il degrado.

Proprio per questo motivo, oggi più che mai, è fondamentale impegnarsi per rigenerare e migliorare i nostri suoli, una risorsa essenziale per la vita dell’uomo e della natura. Il suolo sano garantisce acqua pulita, aria buona, immagazzina CO2 e altri gas a effetto serra – rappresentando di conseguenza il più grande serbatorio di carbonio terrestre -, sostiene la biodiversità, il patrimonio paesaggistico e culturale, e rappresenta la base della nostra economia e prosperità. Il suolo è essenziale per la vita dell’uomo e della natura.

Un suolo vivo e fertile è la chiave per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici ma allo stesso tempo lavorare per far si che essi siano tali, significa investire nel futuro dell’agricoltura, dell’ambiente e della vita quotidiana.

La missione “A Soil Deal for Europe”, ha l’obiettivo di creare una comunità che si prenda cura del suolo attraverso la realizzazione di 100 living labs e casi studio entro il 2030 per promuovere la protezione e il ripristino del suolo in Europa.

Tra gli obiettivi specifici del progetto:

– ridurre la desertificazione
– conservare le riserve di carbonio organico nel suolo
– fermare l’impermeabilizzazione e aumentare il riutilizzo dei suoli urbani
– ridurre l’inquinamento del suolo, prevenire l’erosione
– migliorare la struttura del suolo per aumentarne la biodiversità
-ridurre l’impronta globale sul suolo dell’UE
– migliorare l’alfabetizzazione sul suolo nella società

A sostegno del progetto, Giacomo Ballari, Presidente di Fondazione Agrion, che dichiara: “Negli ultimi 30 anni, si è un po’ dimenticata l’importanza del suolo e noi di Fondazione Agrion oggi vogliamo approfittare di questo momento per ribadire quanto invece questo sia essenziale e soprattutto quanto sia importante costruire un progetto ambizioso di ricerca applicata che metta al centro pratiche innovative di rigenerazione del suolo. Proprio per questo motivo, Fondazione Agrion si impegnerà a sviluppare un living lab entro il 2030, al fine di contribuire concretamente alla protezione e al ripristino di questa risorsa fragile”.

È con queste parole che la Fondazione Agrion conferma il loro ruolo attivo nella tutela e nella rigenerazione dei suoli.

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