Nuovo direttivo della Fondazione Agrion, con un occhio in più rivolto alla coltivazione del nocciolo (nocciolare.it)

NocciolaRe intervista Gianluca Griseri, neoletto consigliere di Agrion.

Con l’assemblea di martedì 9 febbraio è stato eletto il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese Agrion. Che cosa è cambiato?

Lasciatemi ringraziare per prima cosa i membri del Consiglio Regionale della Regione Piemonte, il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore all’Agricoltura Marco Protopapa per la fiducia accordatami nel nominarmi quale membro in seno al Consiglio Direttivo della Fondazione Agrion. È stato rinnovato il gruppo di Consiglieri, con la riconferma del Consigliere Andrea Gamba, direttore commerciale di Vignaioli Piemontesi, con delega al settore vitivinicolo, del Consigliere Carlo Ricagni di Unioncamere, legato al mondo della vitivinicoltura, e la nomina del Consigliere Romano Ficetti, titolare azienda frutticola, con delega alla frutticoltura, e del sottoscritto, quale tecnico del settore corilicolo con delega al nocciolo. A sugellare il buon lavoro svolto nell’ultimo mandato, è stato riconfermato alla presidenza, Giacomo Ballari.

Quali sono le principali novità?

La delega specifica per il nocciolo che mi è stata conferita, è la dimostrazione di quanto la Fondazione intenda sviluppare ulteriormente l’attività di ricerca e sperimentazione nella coltivazione del nocciolo e in tutta la filiera corilicola. Occorre prendere atto di quanto rappresenti oggi il nocciolo per la Regione Piemonte e per l’intero territorio nazionale. Sono ormai oltre 26.000 gli ettari coltivati a nocciolo nel territorio piemontese e oltre 8.000 le aziende interessate. La Fondazione deve essere espressione di tutti gli attori della filiera corilicola a partire dalle Organizzazioni di Produttori. Agrion, come laboratorio di innovazione e strumento operativo sul territorio, che opera per costruire una strategia comune di sviluppo e difesa di tutte le filiere agricole regionali.


Intervista a Giancluca Griseri

Quali sono le maggiori esigenze e allo stesso tempo le criticità che oggi colpiscono il mondo del nocciolo?

Confronto varietale, cimice asiatica, Osservatorio cimice, implementare l’attività di rilascio del parassitoide Trissolcus japonicus (vespa samurai), approfondire le dinamiche della cascola precoce dei frutti e dei fattori predisponenti l’alterazione delle nocciole nelle fasi di pre-raccolta, in particolare dell’avariato occulto: queste sono le maggiori sfide che ci attendono a breve termine.  Prendendo spunto da tutto quanto di buono fatto da Agrion negli ultimi anni in campo frutticolo, l’obiettivo a lungo termine rimane quello di riuscire a far coesistere aspetti economico-produttivi della coltura con la necessità di indirizzare la coltivazione del nocciolo verso una sostenibilità ambientale sempre maggiore.

Come vede la coltivazione del nocciolo nei prossimi anni?

Negli ultimi anni è stato molto forte lo sviluppo di nuovi impianti di nocciolo, sia in Italia sia all’estero. Basti pensare che in Italia abbiamo ampliamente superato gli 80.000 ha interessati dal nocciolo. Umbria, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sono alcune delle regioni italiane che hanno iniziato la coltivazione. Le aziende singole, le cooperative e le Organizzazioni dei produttori devono strutturarsi al fine di raccogliere, pulire, essiccare e stoccare le nocciole nel migliore modo possibile. Qualità, promozione e valorizzazione della nocciola saranno sempre gli unici strumenti che ci permetteranno di differenziare il nostro prodotto, in un mercato sempre più globalizzato.

Che cosa si augura?

Semplicemente spero di poter mettere la mia esperienza, ormai trentennale, a servizio della Fondazione. Ci attendono 4 anni di lavoro nei quali Agrion vuole e deve provare a dare risposte agli agricoltori, guardando al futuro. Auguro un buon lavoro al Presidente Ballari, ai Consiglieri, a tutti i Soci, al personale e a quelli che, a diverso titolo, collaborano con la Fondazione, nell’interesse degli agricoltori e a supporto di uno sviluppo di filiere sostenibili.