Negli anni scorsi sono state licenziate nuove cultivar di ibridi interspecifici resistenti a peronospora e oidio, frutto del MAB – Marker Assisted Breeding condotto dall’Istituto di genomica Applicata e dall’Università di Udine e edite da VCR – Vivai Rauscedo.
Nel 2017 è stato realizzato un primo impianto di 9 di queste cultivar (Tabella 1), al fine di valutarne il comportamento nei nostri areali: caratteristiche agronomiche, fitosanitarie, produttive ed enologiche.
Questi vitigni sono stati creati a partire da varietà internazionali di vite europea incrociate con viti americane dotate di resistenza, e seguenti reincroci con la vite europea, al fine di ottenere una vite il più possibile simile geneticamente al genitore europeo ma mantenendo la resistenza data dal genitore americano.
La Regione Piemonte ha manifestato il suo interesse verso questi ibridi resistenti organizzando nel mese di febbraio 2019 un incontro tecnico sulla sperimentazione convocando tutti gli enti coinvolti nell’impianto di questi vitigni. In questa occasione la Regione Piemonte ha affidato il coordinamento di questo gruppo di lavoro alla Fondazione Agrion, che si è quindi occupata di creare un insieme di protocolli al fine di raccogliere dati e rilievi produttivi, fenologici e qualitativi che fossero confrontabili gli uni con gli altri, e per uniformare le vinificazioni per eliminare la variabile dei diversi metodi di lavorazione in cantina.
Dai dati raccolti solamente il Merlot 31-120 ha mostrato problemi di ambientamento e, a causa della scarsa fertilità e conseguente bassa produttività, è stato eliminato dalla prova, inadatto ad un impianto produttivo.
Tutti i vini prodotti presentano caratteristiche molto interessanti, sia dal punto di vista analitico, che da quello sensoriale: si sottolinea che questi vini non presentano minimamente al naso o in bocca sensazioni sgradevoli o particolari che possano richiamare alla memoria il genitore non europeo.
Nel 2021 si è ampliata la collezione esistente con alcune delle varietà tra le più recenti prodotte dai Vivai Cooperativi Rauscedo. L’impianto è stato ultimato nella primavera 2022 (Tabella 2).
Nel 2022, avendo i dati di campo e di cantina riferibili a più annate, si è proceduto a raccogliere e analizzare i dati provenienti da tutti gli impianti del gruppo di lavoro (Figura 1).
Alla luce dei risultati ottenuti si è deciso di avviare l’iter di iscrizione al catalogo delle varietà in osservazione della Regione per le seguenti quattro varietà: Fleurtai, Soreli, Cabernet Volos e Sauvignon Rytos (Figura 2). Questi quattro ibridi sono stati approvati dal tavolo vitivinicolo regionale avvenuto durante luglio 2022.
La sperimentazione continua attivamente su tutte le varietà presenti nei vigneti e si è in attesa di ricevere le prime varietà resistenti piemontesi, le quali dovrebbero essere disponibili nelle prossime annate.