Come riportato nell’introduzione del Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agricolo “Negli ultimi 50 anni, l’uomo con le sue attività produttive ha modificato profondamente la base ecologica del mondo vivente e in molti casi il danno arrecato è irreversibile. La riduzione della varietà delle forme viventi e degli ambienti e la semplificazione dei paesaggi, ossia la perdita di biodiversità, dovuta all’attività umana, sia in termini di sovra-sfruttamento delle risorse naturali, sia di alterazioni dell’ambiente, è oggi uno dei problemi di maggiore importanza su scala mondiale.”