Aromia bungii

Ordine: Coleoptera

Famiglia: Cerambycidae

A. bungii Foto: SFR Campania

Aromia bungii è un coleottero comunemente conosciuto con il nome di “cerambicide dal collo rosso” ed è stato segnalato nel 2011, per la prima volta in Europa, in Baviera (Germania) su un’unica pianta dove sembra essere stato eradicato.

In Italia pare essere comparso nel 2012, ufficialmente per la prima volta, nella zona flegrea tra Napoli e Pozzuoli (Campania), poi in Lombardia ed è stato avvistato anche nel Regno Unito.

Secondo l’EPPO le piante attaccate sono quelle del genere Prunus (in particolare Prunus armeniaca – albicocco – e Prunus domestica – susino).

La sua caratteristica colorazione nero lucido associata ad una colorazione rosso vivo tra la testa e le ali (pronoto) ed una discreta taglia, lo rendono facilmente osservabile e distinguibile.

Il corpo degli adulti è lungo dai 20 ai 40 mm a cui si aggiungono le antenne di pari lunghezza o più. Aromia bungii è un insetto xilofago: le larve si nutrono scavando gallerie all’interno del legno del tronco o delle branche principali, sia di piante sane sia di ospiti sofferenti per svariati stress biotici ed abiotici. A causa dell’attività trofica delle larve, che scavano gallerie di lunghezza di 17-22 cm e determinano un indebolimento strutturale, l’insetto è considerato come estremamente pericoloso.

I sintomi tipici sono riconducibili alla presenza, nel tronco, di rosura che fuoriesce dalle gallerie di sviluppo larvale e, nel caso di infestazioni di due o più anni, sono visibili i fori di sfarfallamento. Per prevenire nuove introduzioni i controlli sono svolti in particolare sulle merci provenienti dall’Asia, che potrebbero trasportare l’insetto. La diffusione può avvenire attraverso il materiale da imballaggio in legno e il commercio di piante da vivaio (piante ornamentali, specie arboree da frutto).

È confermata la presenza di Aromia bungii nell’area del napoletano e più precisamente nei territori del comune di Napoli e nei territori dei comuni limitrofi di Bacoli, Mugnano di Napoli, Quarto, Monte di Procida, Marano di Napoli, Pozzuoli, mentre risultano di nuova infestazione i territori dei comuni di Arzano, Casavatore, Casoria, contigui alla parte orientale di Napoli.

Il coleottero è inserito nell’elenco degli organismi nocivi prioritari secondo il Regolamento (UE) 1702/2019 della Commissione.